La situazione dei contagi nelle aree di confine con il Ticino
Comasco e Varesotto
province meno colpite
MAURO SPIGNESI
Non arrivano a sfondare (in alcuni casi parecchio) quota diecimila casi di contagio, come a Brescia, Bergano e Milano, dove è stato registrato il drammatico epicentro del coronavirus in Lombardia. E i tamponi positivi vanno avanti a guizzi, tra alti e bassi, alternando nelle tabelle statistiche rilasciate a cadenza quotidiana periodi di progressione costante e altri di moderata tregua. Ma sulla fascia di confine, in quell’arcipelago di paesi e città da dove ogni mattina arrivano in Ticino i frontalieri, la pandemia ha comunque picchiato duro. In provincia di Como in questo fine settimana erano state registrate 2.439 persone positive, e 303 decessi. La città capoluogo è stata tra le più colpite. In quella di Varese erano invece 2.106 e 232 morti (quest’ultimo dato è riferito a giovedì). Nel Varesotto particolarmente difficile è stata la situazione di Busto Arsizio, soprattutto a marzo.
Le due aree di confine (che insieme hanno quasi un milione e mezzo di abitanti), tuttavia, sono quelle in tutta la regione dove sono stati registrati meno contagi. È andata decisamente meglio solo a Sondrio (937 casi) e lievemente meglio a Lecco (2.030). Tutte le altre province lombarde hanno indici superiori, con in testa Milano particolarmente colpita (oltre 15 mila positivi). In Lombardia, con oltre 65 mila persone contagiate, dove la situazione è stata per settimane drammatica, in particolare a Milano, Brescia e Bergamo, i numeri però non dicono tutto. Perché nelle statistiche ci sono ancora oltre mille casi in "fase di verifica". Molti decessi, inoltre, sono avvenuti nelle case di riposo.
E a proposito di case di riposo, c’è l’altra provincia di confine, quella sulla sponda piemontese, il Verbano Cusio Ossola (Vco), che invece è andata decisamente controcorrente. Qui nelle residenze per anziani quest’anno nel trimestre che va da gennaio a marzo ci sono stati meno morti rispetto all’anno scorso: 60 contro 65. Ed è un dato in controtendenza anche rispetto alla diffusione del coronavirus in tutto il Piemonte. Il virus, comunque, non ha risparmiato quest’area da dove arrivavano prima dell’emergenza in Ticino circa 6.500 frontalieri ogni giorno. I contagiati sono stati 924. Le persone decedute a causa del coronavirus sono state 99. In tutto il Piemonte in questo fine settimana si è arrivati a registrare 20.581 casi (322 in terapia intensiva) e il Verbano Cusio Ossola risulta la provincia con meno contagi.
Ma nel Verbano, oltre la situazione delle case per anziani dove evidentemente le misure di prevenzione messe in atto hanno funzionato, è stato registrato anche un altro fenomeno. Quello della presenza di 17 piccole aree, una sorta di zona franca a macchia di leopardo, dove il covid-19 non è arrivato. Si tratta di piccoli paesi, dalla Val Cannobina alla Valle Anzasca. m.sp.
19.04.2020