Santésuisse chiede a Berna proposte più incisive
"Non bastano le misure
per contenere i costi"
PATRIZIA GUENZI
"Ne devono seguire altri. Questo primo pacchetto non basta". Così reagisce Santésuisse alle proposte per il contenimento dei costi fatte dal Consiglio federale. Meritano tutto il nostro sostegno, si legge sul "bollettino" dell’organo mantello delle casse malati, ma servono altri provvedimenti urgenti e opportuni per migliorare la qualità e l’efficienza dell’assistenza sanitaria. Vediamo quali.
Santésuisse si augura che si riesca finalmente a far passare l’obbligo di inviare copia della fattura agli assicurati. Un obbligo che però andrebbe imposto non agli assicuratori malattia, spiegano, ma ai fornitori di prestazioni. Spetta loro specificare meglio, se necessario, le prestazioni dispensate che i pazienti devono conoscere e poter verificare. Fatture chiare e comprensibili, dunque. Pena una sanzione. Le norme che non comportano sanzioni in caso di inosservanza sono del tutto sterili, sottolinea Santésuisse.
Sul sistema tariffario SwissDrg, viste le esperienze positive maturate, Santésuisse auspica l’introduzione di un’analoga struttura tariffaria anche per l’ambulatoriale.
Infine, a proposito della Pianificazione degli ospedali e delle case di cura, Santésuisse rivendica il diritto di ricorso contro le decisioni dei governi cantonali, una richiesta avanzata da tempo. A tuttoggi, nessuna istituzione e nessun attore sono attualmente legittimati ad agire in giudizio in caso di offerta eccedentaria di prestazioni dovute alla errata pianificazione degli ospedali o delle case di cura, spiega Santésuisse, e nessuno è autorizzato a presentare ricorso contro i costi che ne derivano. E Santésuise conclude: "Gli assicurati hanno tutto l’interesse ad attuare le misure con la massima urgenza".
11.07.2020